Biblioteca della Valaddo
Mendia
Descrizione
Poema epico pastorale in dialetto provenzale alpino dell'alta valchisone. Mendia è l'epopea rustica di un villaggio di Pragelato, Dzousaut, impegnato ad affrontare la dura lotta per l'esistenza ed a risolvere i suoi problemi più gravosi, fra cui quello di procurarsi l'acqua per irrigare campi e prati negli anni di siccità, Tre ragazze trovano l'acqua abbondante in un vallone sperduto e compiranno, con sacrificio della vita, l'impresa di farla pervenire al villaggio. Un tema estremamente semplice da cui l'autore, facendo mostra di una grande capacità fantastica, ha ottenuto un poema di ottocento versi in cinque canti sviluppando epicamente la traccia primitiva introducendovi vasti quadri di vita da comune rustico con visioni collettive della popolazione impegnata nella costruzione del canale o riunita in assemblea con i suoi capi per discutere e deliberare insieme; il che non è immaginario poiché ciò avveniva normalmente nei secoli andati. Ora tutto è finito; una storia protrattasi per secoli e secoli si è conclusa: Dzousaut, come tante altre borgate inerpicate sui versanti dell'alta val Chisone o di altre vallate alpine, è deserto, i suoi campi abbandonati. Perciò è angoscioso il contrasto fra l'attuale abbandono ed il fervore dei tempi andati che l'Autore rievoca con slancio inconsueto nella letteratura provenzale del Piemonte, con una visione poetica di vasto raggio e con tutto il suo affetto per l'umile, quotidiana, diuturna epopea dei montanari che hanno fatto grande e viva la montagna attraverso i secoli.