Biblioteca della Valaddo

Questa non è una Storia (di Pinerolo) nel senso con cui normalmente la si intende: altri noti lavori hanno il diritto di qualificarsi tali. Appunti cronologici certo, indispensabile annotazione temporale; alcuni documenti - fondamentali nelle vicende cittadine - per la giusta pretesa (o tale essa è apparsa) di essere "conosciuti" nel testo originale; i protagonisti ed i momenti essenziali nello scorrere dei secoli. Ma sono soprattutto la "cronaca" e la "storia", ad aver voluto di preferenza spazio: un personaggio, un fatto "importante" o sorridente, le sfaccettature del quotidiano in cui ci si trova, ieri come oggi, immersi. La vita di ogni giorno della città coi suoi problemi, qualche richiamo statistico arido ma forse utilmente (nell'...auspicata sincerità) interessante per cogliere l'evolversi di situazioni. il succedersi di generazioni. Una storia tracciata dunque in punta di penna, con le inevitabili sfumature della sintesi ed i difetti di un incuriosito vagare tra figure, leggende, abbozzate rievocazioni, dati, ricordi di questo nostro piccolo mondo.