L'esposizione "Gli antichi mestieri" presso la Scuola Latina di Pomaretto
(articolo tratto dal n° 140 - giugno 2008)
Il progetto “Scuola Latina” è nato con l’intenzione di tutelare e valorizzare il patrimonio culturale locale, cercando al contempo di coinvolgere la popolazione delle Valli in un’operazione di recupero degli aspetti culturali più importanti del territorio. Fulcro del progetto, l’esposizione dei modellini della “Collezione Ferrero”, a cui è destinata la sala espositiva “Gli antichi mestieri” (al primo piano della Scuola Latina), intitolata a Carlo ed Enrichetta Ferrero.
L’esposizione è un’espressione della cultura materiale locale e rappresenta i mestieri e i lavori tradizionali della val Germanasca nel primo Novecento; essa è il punto di partenza per attività e percorsi didattici finalizzati al coinvolgimento attivo dei visitatori.
La collezione è un piccolo mondo in miniatura, costituito da 150 modellini, scolpiti nel legno di bosso, che riproducono la vita e il lavoro quotidiano di un tempo, così come si svolgevano in Valle.
L’obiettivo di Carlo Ferrero era quello di « salvare almeno il ricordo…di un patrimonio di cultura e fatica..che potrebbe esser dimenticato per sempre…”, attraverso “..dei modellini raffiguranti i gesti delle persone che eseguivano quei lavori…».
Questi costituiscono, da un lato, la sua autobiografia e testimoniano il suo legame con la terra e gli animali, la sua forte vicinanza al suo mondo; dall’altra raccontano il tempo, trasmettendo i diversi sentimenti della vita quotidiana, come la fatica, per il duro lavoro o le pene più svariate, la gioia dei momenti di festa, l’ingegno, l’allegria, l’orgoglio.
Un’attenzione particolare è stata dedicata ai lavori ed agli ambienti della miniera (le miniere di talco, tuttora parzialmente attive, hanno rivestito per decenni un ruolo molto importante nell’economia locale).
Gli altri modellini sono stati raggruppati in famiglie tematiche, poi riproposte nell’ambientazione dell’esposizione.
La sala dell’esposizione è infatti organizzata a seconda del nucleo tematico di appartenenza dei modellini; il percorso di visita parte dall’ angolo dedicato alle figure di Carlo Ferrero e della moglie Enrichetta Rostan e prosegue con le sezioni:
I lavori dei campi (incentrato sulla coltivazione delle patate e della segale e sulle varie fasi delle lavorazioni); I lavori del prato (sulla fienagione e sugli attrezzi utilizzati); I lavori del bestiame (sulla cura del bestiame ovino, bovino e suino e sui prodotti derivati dall’allevamento); Vita sociale (su alcuni momenti comunitari, come le veglie, i momenti comunitari o di festa); I lavori in miniera (su alcune fasi della lavorazione); La grande funicolare (sulla “Funicolare del Conte Brayda”, costruita per il trasporto a valle del talco); Rocca Bianca (sul giacimento di marmo dell’alta Val Germanasca); La borgata Lou Poumarat (un plastico riproducente il villaggio omonimo); I lavori del legno (sulle varie fasi, dal taglio, al trasporto, alla trasformazione); I lavori della vite e del vino (su i diversi lavori connessi); I mestieri (sulle varie attività artigiane presenti nelle borgate); I lavori di casa (scene di vita domestica); Il mondo della pace (sugli animali, domestici e selvatici, visti come creature amiche da non demonizzare); L’istruzione (elemento essenziale nella vita delle comunità protestanti, in particolare per quanto riguarda la figura del colonnello C. Beckwith).
A partire dai modellini di Carlo Ferrero sono stati creati vari itinerari didattici, che si svolgono interamente alla Scuola Latina e si rivolgono ai gruppi scolastici delle Scuole Primarie e Medie Inferiori. Gli itinerari, che per ora si propongono, hanno una durata di circa tre ore e riguardano:
Il Pane, dal seme alla tavola, sulla coltivazione della segale e la sua trasformazione, fino alla produzione del pane; Le stagioni della vigna, sui vigneti del Ramìe e le attività che vi si svolgevano; Vivere e lavorare in montagna, per far scoprire il mondo di Carlo Ferrero e dei suoi modellini e introdurre i ragazzi al rapporto tra ambiente montano e uomo.
Altri tre itinerari sono organizzati in collaborazione con Scopriminiera e con il Centro Culturale Valdese e si rivolgono alle Scuole Primarie, Medie Inferiori e Superiori. Gli itinerari si svolgono anche al di fuori della Scuola Latina e impegnano l’intera giornata.
Nello specifico sono: Sottosopra, sul rapporto tra miniera e modellini, con la visita allo ‘Scopriminiera’, alla collezione Ferrero e al vecchio borgo di Pomaretto, per evidenziare l’evoluzione subita nel tempo dal paese e della Valle (prenotazione presso Scopriminiera); Tempo di festa, tempo di lavoro, per far scoprire le particolarità della zona di Pomaretto, che coniugava il lavoro in miniera con la coltivazione dei vigneti, attraverso la visita allo ‘Scopriminiera’, alla collezione Ferrero e una breve escursione nei vigneti del Ramìe (prenotazione presso Scopriminiera); Il lavoro e la memoria, che propone una riflessione sulle caratteristiche religiose, sociali e culturali delle Valli Valdesi, attraverso la visita alla collezione Ferrero, al tempio di Pomaretto, al museo di Prali e al centro ecumenico di Agape (prenotazione presso ‘Il Barba’).
Inoltre, oltre all’esposizione Gli antichi mestieri, la Scuola Latina dà vita ad un vero centro di cultura locale, comprendente: la biblioteca del patouà, a cui fanno riferimento diverse attività svolte nell’ambito della legge 482; la sala incontri, dedicata a incontri, conferenze, proiezioni e aperta alla popolazione per progetti culturali comuni; la sala multimediale, per la raccolta, l’elaborazione e la consultazione di documenti, esistenti o frutto di progetti e lavori di ricerca, relativi alla cultura materiale, al patouà, alla cultura locale in generale.
A cura dell’Associazione “Amici della scuola Latina”
L’esposizione permanente “Gli antichi mestieri” è visitabile il venerdì e la domenica dalle ore 15:00 alle ore 18:00 e sono possibili visite guidate per i gruppi tutti i giorni su prenotazione. L’esposizione è aperta tutto l’anno, con eccezione del periodo compreso tra metà dicembre e metà febbraio.
Per ulteriori informazioni e prenotazioni si può contattare:
per la sola visita a “Gli antichi mestieri”: www.alpimedia.it/scuolalatina
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per pacchetti integrati di un’intera giornata: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.;
tel. 0121-806987
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