Voci dalla Valle
In questa sezione del sito sono raccolte una serie di interviste raccolte e trascritte in diverse località delle valli. Facendo questo lavoro cerchiamo di andare a raccogliere qualche frammento delle varianti che sono maggiormente "a rischio di estinzione" perché il numero di parlanti è sempre più ridotto. Allo stesso tempo andiamo a mettere in luce aspetti legati sia ai luoghi che al passato.
Un enorme ringraziamento sia a chi è stato disponibile a essere intervistato, sia a chi ha girato le valli per raccogliere le interviste e poi le ha pazientemente riascoltate per trascriverne le parti più interessanti in grafia concordata, sia ancora a chi ha fatto la revisione dei testi. Mersì eun barò a tuts!
Laz Istoria 'd Barbou Jouanin
La lettura nel patouà di Mentoulles (Fenestrelle) di alcuni brevi racconti tratti da "Laz Istoria 'd Barbou Jouanin" di A. Vignetta.
Buon ascolto!
Lâ blagga dë barbou Zidor
Un'altra voce dalla valle per i navigatori del nostro sito, testo di Guido Ressent.
Buon ascolto e buona lettura!
Name | Play | Size | Duration | ||
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zidor_la_blagga La Valaddo |
5.3 MB | 3:49 min | |||
zidor_prumiero_blaggo La Valaddo |
2.8 MB | 2:03 min | |||
zidor_segondo_blaggo La Valaddo |
4.6 MB | 3:23 min | |||
zidor_terso_blaggo | 7.1 MB | 5:12 min | |||
Lâ blagga dë barbou Zidor (patouà+italiano)
Due racconti di Guido Ressent
Ecco un paio di simpatici racconti scritti da Guido Ressent, uno dei fondatori de La Valaddo.
Buon ascolto e buona lettura!
Aegla e bòbi
Link al sito dell'Eco Mese (contenuto non ancora disponibile).
La baracco dâ diaou
Name | Play | Size | Duration | ||
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baracco_da_diaou La Valaddo |
7.1 MB | 5:08 min | |||
Boc e gard'boc
Registrazione divertente e ricca di usanze e costumi di mezzo secolo fa che Guido Ressent, 98 anni a marzo 2016, attraverso la voce chiara della giovane Arianna, ci invita ad ascoltare visualizzando i testi e viaggiare nel passato per capire la ricchezza, la laboriosità di un tempo che deve essere propedeutico per fare meglio in futuro.
Buon ascolto e buona lettura!
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boc_e_gardboc | 6.3 MB | 4:35 min | |||
Boc e gard'boc (patouà+italiano)
Isubliô 'l patouà
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isoublio_patoua La Valaddo |
0.2 MB | 1:23 min | |||
Quando bisogna andarsene per lavorare, la lingua si dimentica?
L'è pa possible l'isubliò. Disen quë la nostra lenga qu'ouz aven aprei, c'mà s'ou la butè ën canteù dint a 'l queur, ën 'l sirvel il î registrô, l'î compiuterizô. Oû sen oublizô l’ubliô cont oû venìa contât aboù la società; 'bou la società a parl piemounté, italien, fransé, anglé e proshenmenta te interesa a comprei un cacaren de cinùa o d'arab, ma l’ublio eun poc a poc. Però la lh'à tsola (“la lh'à tsola” an co vuriu dir? quë curious) vien cont vou dì un poc arabià, la vien veullh dir lâ paroulosa in patouà, pei in italien. Ecco 'l patouà qu’a ven for!
Non è possibile dimentarla. Diciamo che la nostra lingua che abbiamo imparato e come se la mettessimo in un angolo nel cuore, registrata nel cervello, è computerizzata. Siamo obbligati a dimentcarla quando siamo in contatto con la società: con la società parliamo piemontese, italiano, francese, inglese e prossimamente interesa imparare qualcosa di cinese o arabo, ma la dimentichiamo un po' per volta. Però ci sono tsola (cosa vorra dire, curioso) che viene quando sei un po' arrabbiato, viene voglia di dire le parolacce in patouà e solo dopo in italiano. Ecco il patouà che viene fuori!